Cos’è la Pittura Realista e qual’è la tecnica per ottenerla?
La Pittura Realista è uno stile di pittura in cui l’accuratezza tecnica e il dettaglio sono tali da far sì che i soggetti ritratti sembrino persino veri. Si differenzia dalla pittura in stile fotografico, che porta all’estremo tale realismo, perdendo però, a mio avviso, il fascino tipico dell’arte pittorica.
Osannato, criticato e ora rivalutato, questo stile si è sviluppato seguendo gli standard dell’Académie Français des Beaux-Arts del 19° secolo, e per tale ragione è chiamata anche Pittura Accademica.
La tecnica si basa su una pittura a strati, in cui gli strati successivi hanno una maggiore quantità di olio degli strati precedenti.
Imprimitura
La tela va prima trattata applicando uno strato di gesso che viene successivamente coperto con vernice o con colore diluito. Questo fa sì che la tela non assorba troppo le successive applicazioni di colore.
I 4 STADI DELLA PITTURA REALISTA
Stadio 1: Disegno
Viene usata la tecnica del pennello asciutto. L’aggettivo asciutto sta ad indicare un colore molto magro. Il pennello intinto nel colore diluito con trementina (o similare) viene in parte asciugato con un panno prima di essere applicato. Come colore si usa in genere il “terra d’ombra”.
Lo scopo è stabilire le aree di luce e di ombra del soggetto e la loro intensità.
Stadio 2: Colore Morto
Si mischia il colore con abbondante diluente in modo da ottenere una consistenza simile alle vernici usate per imbiancare le pareti. Tale miscela povera in olio tipicamente “uccide” cioè attutisce il colore (da cui la dicitura Colore Morto).
Lo scopo qui è stabilire l’aspetto base del quadro, cioè far sì che le varie zone siano coperte dal colore lì predominante. Il quadro avrà l’aspetto di un’opera vista da una grande distanza, senza la possibilità di percepire alcun dettaglio. Particolare attenzione deve essere prestata alle zone di bordo tra un colore e l’altro. Se a questo stadio non viene dedicato il tempo necessario sarà molto difficile correggere successivamente e non si otterrà un risultato di qualità.
Stadio 3: Prima Pittura
Il colore viene applicato così come esce dal tubetto, cioè senza essere diluito.
Lo scopo qui è di costruire la forma delle varie parti del soggetto. È uno stadio che richiede tantissimo tempo e attenzione in quanto forme e colori devono essere perfettamente in sintonia con quelli reali del soggetto.
Si stabiliscono le forme più grandi e si scompone il soggetto in varie forme man mano più piccole e di diverso colore. Ci sarà quindi un passaggio visibile da una zona di colore ad un’altra, dando al dipinto un aspetto quasi di mosaico fatto da pezzi piccolissimi. Osservato da distante i passaggi di colore appariranno invece sfumati.
Stadio 4: Seconda Pittura
L’intero quadro è dipinto un’altra volta! Questa volta il colore viene però diluito. Il colore deve essere applicato in uno strato sottile che non oscura completamente quello che c’è sotto. Si crea così uno strato trasparente attraverso il quale si può vedere lo stadio precedente (la Prima Pittura).
Lo scopo è rifinire il quadro dipingendo i dettagli più minuti. L’aspetto finale del soggetto sarà quello di quando è visto da vicino.
Rifinitura
Il lavoro deve essere poi rifinito dipingendo con tocchi di velature e smorzature delle tinte eseguiti così delicatamente da non oscurare quanto già fatto ma solo per migliorarlo e renderlo il più perfetto possibile.
Verniciatura finale
La verniciatura non sempre è applicata in quanto rende il dipinto piuttosto lucido e questo non è da tutti gradito.
I colori vengono lievemente saturati e viene inoltre aggiunto uno strato protettivo alla superficie. La verniciatura non dovrebbe essere eseguita fino a quando il dipinto non si è asciugato completamente (6-12 mesi).
Quadri eseguiti con questa tecnica
Oltre al quadro qui presentato (una riproduzione del Ritratto della Principessa de Broglie di J.A.D. Ingres, 1853, dettaglio) ecco i quadri da me eseguiti con questa tecnica e presenti su questo sito:
